NAPOLI – Forse non tutti sanno che l’Ipm che sorge sul molo di Napoli- dalla forma allungata e dalle mura rosse- diventato familiare ai più nella serie tv “Mare Fuori”, non esiste per davvero. La fiction made in Italy più popolare di tutti i tempi, che racconta le storie dei ragazzini detenuti nell’istituto penitenziale minorile napoletano, è solo ‘finzione’. Il carcere minorile della serie televisiva è del resto ambientato nella base navale della Marina Militare di Napoli, ma fa riferimento a quello reale, di Nisida, che si trova appollaiato in cima a un’isola vulcanica poco più grande di uno scoglio, ancorata alla terraferma di Posillipo da un’appendice.
“AUMENTANO I REATI DEI MINORI, ANCHE GRAVI”
E così anche le storie di Edoardo, Carmine, Rosa e Filippo- alcuni dei protagonisti di ‘Mare Fuori’- sono solo ispirate a quelle vere dei giovanissimi che compiono reati tanto gravi da richiedere la reclusione. E come emerge dalla Relazione annuale presentata dal Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Samuele Ciambriello, gli “Edoardo, Carmine, Rosa”, se così possiamo chiamarli, in verità sono sempre di più.
Infatti, “purtroppo sono in aumento i reati sia dei minori, sia dei giovani dai 18 ai 24 anni. Quello sui minori è il dato più allarmante. In questo senso occorre prevenire piuttosto che curare, non basta solo una risposta di custodia”: lo ha detto il garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Samuele Ciambriello, nella sede del Consiglio regionale della Campania, a margine della presentazione della Relazione annuale 2024, elaborata dal garante in collaborazione con l’osservatorio regionale sulle condizioni delle persone private della libertà personale.
“NEL 2024 IN CAMPANIA 42 MINORI DETENUTI PER OMICIDIO O TENTATO OMICIDIO ”
“L’anno scorso – evidenzia – 6.200 minori solo in Campania, 14.000 in Italia, sono stati fermati, denunciati, affidati ai servizi sociali, accompagnati dai genitori, messi alla prova, mandati nelle comunità e, per reati più gravi, nelle carceri”. La relazione evidenzia che, al 31 dicembre 2024, in Campania risultano 99 minori ristretti, di cui 76 a Nisida e 28 ad Airola. Rispetto ai reati commessi dai minori (14-17 anni) e dai giovani adulti (18-25 anni) presi in carico nel 2024 dai servizi minorili, si registra un aumento dei delitti contro la persona, con 38 tentati omicidi e 6 omicidi consumati: quasi la totalità, 42, addebitati a minorenni. Aumentano anche i delitti di lesioni personali, che raggiungono un totale di 506 casi: di questi 325 riguardano la fascia d’età tra i 14 e i 17 anni. Il 21,7% è commesso da minori e giovani adulti stranieri.
RADDOPPIANO RAPINE E ATTI PERSECUTORI, I FURTI PASSANO DA 23 A 171 IN 1 ANNO
Gli atti persecutori sono stati 80, di cui 54 commessi nella fascia 14-17 anni e 26 in quella 18-25.Per quanto riguarda i reati contro il patrimonio, le rapine raddoppiano, passando da 132 nel 2023 a 283 nel 2024 (270 nella fascia 14-17 anni e 13 in quella 18-25), mentre i furti salgono a 171, aumento significativo rispetto ai 23 dell’anno precedente. Parallelamente, aumentano anche i reati connessi all’uso di armi, che arrivano a 68 (60 nella fascia 14-17 anni e 8 in quella 18-25) rispetto ai 38 del 2023.
DEI DELITTI COMMESSI DA UNDER 25, IL 72% RIGUARDANO MINORENNI
Su un totale di 2.692 delitti commessi nella fascia 14-25 anni, circa il 72% è stato perpetrato da ragazzi in età compresa tra i 14 e i 17 anni. Di questi crimini – avverte la relazione – solo il 24,6% è stato commesso da minori e giovani adulti di nazionalità straniera.
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