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Ucraina, Zelensky e il rebus Trump. Alleato di Kiev o amico di Putin?

AttualitàUcraina, Zelensky e il rebus Trump. Alleato di Kiev o amico di Putin?

(Adnkronos) –
L’Ucraina si sveglia con Donald Trump nuovo presidente degli Stati Uniti e si prepara al dialogo con un alleato diverso. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si congratula con il candidato repubblicano per la “sua impressionante vittoria elettorale” e si prepara a dialogare con un interlocutore totalmente diverso rispetto a Joe Biden. Da quando è iniziata la guerra tra Russia e Ucraina, gli Usa sono stati il principale alleato di Kiev. Con Trump, cosa succederà? Il neo presidente ha incontrato Zelensky a New York e lo ha ‘gelato’ ricordando gli ottimi rapporti con il presidente russo Vladimir Putin. Trump, inoltre, ha detto e ripetuto che favorirà una rapida intesa tra Kiev e Mosca per porre fine alla guerra. Ora, dalle parole bisogna passare ai fatti. 

“Ricordo il nostro bell’incontro con il presidente Trump a settembre, quando abbiamo parlato nei dettagli del partenariato strategico tra Ucraina e Stati Uniti, del piano per la vittoria e dei modi per porre fine all’aggressione russa contro l’Ucraina – scrive Zelensky in un lungo post su X – Apprezzo l’impegno del presidente Trump per l’approccio ‘pace attraverso la forza’ negli affari globali. Questo è esattamente il principio che può nei fatti avvicinare la pace giusta in Ucraina. Spero lo metteremo in pratica insieme”. 

Zelensky auspica “un’era con Stati Uniti d’America forti sotto la leadership risoluta del presidente Trump”. “Facciamo affidamento sul continuo e forte sostegno bipartisan per l’Ucraina negli Stati Uniti – aggiunge – Siamo interessati a sviluppare una cooperazione politica ed economica reciprocamente vantaggiosa che porterà benefici a entrambe le nostre Nazioni”. 

L’Ucraina, “in quanto una delle più forti potenze militari d’Europa – afferma Zelensky – è impegnata a garantire pace e sicurezza a lungo termine in Europa e nella comunità transatlantica con il supporto dei nostri alleati”. Il presidente ucraino auspica di potersi “congratulare di persona” con Trump e parlare con lui di “come rafforzare la partnership strategica dell’Ucraina con gli Stati Uniti”. 

 

Gli Stati Uniti di Donald Trump “potranno contribuire a porre fine al conflitto in Ucraina ma questo non potrà essere fatto dall’oggi al domani”, ha detto dal canto suo il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aggiungendo che Mosca valuterà Trump “sulla base dei fatti”. “Non so nulla di piani del presidente” russo Vladimir Putin di “congratularsi con Trump”, che si è proclamato presidente eletto degli Stati Uniti. “Non dimentichiamo che parliamo di un Paese ostile che è direttamente e indirettamente coinvolto in una guerra contro il nostro Stato”. 

Sono gli Stati Uniti a stimolare e gettare benzina senza sosta nel conflitto, che ne sono direttamente coinvolti. Gli Stati Uniti possono cambiare la rotta della loro politica estera”, ha aggiunto il portavoce, precisando che sarà possibile giudicare le reali intenzioni della nuova Amministrazione americana solo dopo l’insediamento del Presidente eletto. “Dopo la vittoria, quando ci si prepara ad entrare nello Studio Ovale o dopo essere entrati nello Studio Ovale, i discorsi possono a volte assumere un toni diversi”, ha precisato, rispondendo alle domande di chi ricordava le parole di Trump in campagna elettorale, per cui se eletto avrebbe posto fine velocemente alla guerra.  

La Russia considera che il livello delle relazioni con gli Stati Uniti sono a un minimo storico. Il Cremlino si dice aperto al dialogo e aspetta di vedere quello che accadrà al suo insediamento a gennaio. Per il momento tuttavia Vladimir Putin non ha in programma di congratularsi con Trump a breve. “Non dimentichiamoci che stiamo parlando di un Paese non amico che è coinvolto direttamente e indirettamente in una guerra contro il nostro Stato”.  

 

 

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