ROMA – “Un incubo”. Morgan commenta così la vicenda che lo vede protagonista dopo la denuncia per stalking e diffamazione presenatata da Angelica Schiatti, cantante ed ex fidanzata del cantautore. L’artista è stato rinviato a giudizio e oggi si è presentato al Tribunale di Lecco per chiedere la giustizia riparativa in quanto rigetta ogni fattispecie. Il giudice Gianluca Piantadosi si è riservato di decidere entro il 27 settembre. In caso non venisse accontentato, la prima udienza si terrà l’8 novembre.
Su Instagram, così, ora Morgan torna a spiegare le sue ragioni e dice che è “una tortura quello che mi stanno facendo”, ad opera di “persone che non si sa cosa vogliano da me, che io non contatto da tanto tempo, tre anni”. In particolare, “una persona che dall’oggi al domani è passata dal ti amo per sempre alla malvagità”.
Nega ancora le reali intenzioni di quanto scritto in alcuni messaggi dai toni offensivi e inviati ad Angelica, come ha riportato l’articolo de Il Fatto Quotidiano a firma di Selvaggia Lucarelli che ha fatto esplodere il caso e che Morgan continua ad accusare. “All’epoca- spiega- essendo coinvolto in un sentimento che pensavo fosse corrisposto, ho scritto dei messaggi. I messaggi che voi avete letto, quelli mandati dalla Lucarelli, sono l’unico momento di giramento di co****i che hanno tutti. Si tratta solo di cose scritte, non ho mai tentato di raggiungere fisicamente questa persona”.
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“Lo stalking, la persecuzione, è una roba grave, che fanno le persone che vogliono imporsi all’altro. Lungi da me l’idea di imporre nulla, mai. Anzi. Sono completamente l’opposto dello stalking io – dice-. Per cui tutto quello che mi sta capitando, oltre che essere ingiusto moralmente, è anche assurdo dal punto di vista pratico. Già arrivare a denunciarmi è una cosa ridicola. Non si denuncia Dante se scrive di Beatrice, non si denuncia chiunque scriva. E non è che io mi stia paragonando, anzi. È per farvi un esempio. Manco poi l’ho nominata”.
“MI HANNO CALUNNIATO”
“Io non sono denunciato né per revenge porn, né per minacce, né per tentativo di sequestro. Queste sono invenzioni. La gente pensa che io ho fatto cose che sono miei addebiti”, ribadisce. “Qui ci sono due procure, quella di Monza e quella di Lecco, che hanno fatto indagini approfondite. E hanno stabilito che non esiste quello che loro dicono. Non c’è”.
Per questo, “sono stato costretto a denunciare chi ha diffuso questa voce perché chi è il danneggiato? Io. Lo stalking dovrebbe ledere qualcuno, dall’altra parte si brinda allegramente perché aumentano i followers. A chi fa comodo tutto questo? È lei che ha bisogno della luce altrui. E tira in mezzo me che non la penso. Inutile che vogliano dipingermi per quello che non sono. Io non sono quella cosa. Mi hanno calunniato e devo in qualche modo difendermi. Così sono troppo danneggiato, non si può rovinare un’esistenza per quello che interessa a loro”.
“Sapete perché mi vuole far dare una misura cautelare? Perché ho scritto a Calcutta nel 2023 un commento sul profilo di Rai Radio 2, ‘Ma una doccia no?’. Questa in 3 anni è l’unica cosa che hanno portato. Per via di questo loro vogliono darmi delle restrizioni. Non vi sembra un po’ strano?”. E promette che “Non voglio avere niente a che fare con lei”.
L’articolo Morgan e le accuse di molestie: “Io sono l’opposto dello stalking. Dall’altra parte si brinda perché aumentano i followers” proviene da Agenzia Dire.
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