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Crisi di maggioranza nel Lazio, ieri contatto tra Tajani e Meloni: la vicenda sul tavolo nazionale

PoliticaCrisi di maggioranza nel Lazio, ieri contatto tra Tajani e Meloni: la vicenda sul tavolo nazionale

ROMA – La risoluzione vicenda Lazio ha abbattuto i confini regionali ed è arrivata direttamente a quelli governativi nazionali. Da ieri. Quando, secondo quanto risulta all’agenzia Dire, avrebbero iniziato a parlarne il presidente di Forza Italia (e vicepremier), Antonio Tajani, e la premier (e presidente di Fratelli d’Italia), Giorgia Meloni. Il partito fondato da Berlusconi, dopo essere passato da 3 a 7 consiglieri in Assemblea regionale nel giro di poco più di un anno dalle elezioni (e grazie anche alla federazione creata con Noi Moderati che in Aula può contare sulla presenza di Nazareno Neri), chiede più spazio nella Giunta guidata da Francesco Rocca, anche in considerazione del fatto che parallelamente la Lega (che ha 2 assessori come FI) ha visto i suoi consiglieri passare da 3 alla sola capogruppo Laura Cartaginese.

Come ha detto il governatore del Lazio ieri, le opzioni sul tavolo sono diverse e la soluzioni finale non deve passare per la mortificazione di altre parti della coalizione. Che tradotto vuol dire che la Lega molto difficilmente vedrà ridotti i suoi assessori da 2 a 1 per dare un assessore in più a Forza Italia. Più probabile, almeno al momento, che la soluzione casa sullo spostamento di deleghe pesanti (a numero di assessori invariato) dalla Lega o Fratelli d’Italia verso Forza Italia, che nelle ultime ore ha visto aumentare il suo “peso contrattuale” dopo che Raffaele Fitto è diventato vicepresidente esecutivo della Commissione Europea, grazie al determinante lavoro diplomatico del Popolare Antonio Tajani. Non è escluso, comunque, che alla fine gli azzurri ottengano il terzo assessore.

Secondo quanto risulta all’agenzia Dire tutte le deleghe sarebbero in ballo, e quindi oggetto di possibili spostamenti, tranne la sanità, che il presidente Rocca ha tenuto per sè. Meno probabile che la vicenda possa trovare risoluzione col cambio del presidente del Consiglio regionale: Antonello Aurigemma non ha intenzione di lasciare e comunque questo improbabile avvicendamento in favore di un consigliere di Forza Italia (Fabio Capolei e il neoarrivato Giuseppe Cangemi sono i più “chiacchierati” in questo senso) darebbe luogo a forti discussioni dentro il gruppo azzurro.

Sono ore febbrili di trattative, anche tra i coordinatori regionali Paolo Trancassini (FdI) e Claudio Fazzone (FI). Rocca non vuole farsi cuocere a fuoco lento e infatti, come ha detto ieri, questa settimana sarà cruciale per una definizione della questione. In un senso o in un altro. Infatti gli assessori regionali di Forza Italia, Luisa Regimenti (che è anche segretario romano del partito) e Giuseppe Schiboni sarebbero anche pronti a rimettere le deleghe se il partito glielo chiedesse. Questo è ciò che, secondo quanto ha raccolto la Dire, avrebbero detto nel della riunione che c’è stata questa mattina alla Pisana alla quale hanno partecipato tutti i consiglieri regionali azzurri e la delegazione di Noi Moderati. Durante l’incontro durato un’ora, il “gruppo” avrebbe ribadito in maniera compatta l’insofferenza non solo per la non più corretta rappresentanza in giunta ma, più in generale, per come “non sta funzionando il sistema Lazio. Gli assessori non parlano con i consiglieri e sulle materie più importanti, ad esempio la sanità, veniamo a sapere le cose dai giornali”. Dalla scorsa settimana gli assessori azzurri disertano la giunta e da tempo ormai i consiglieri non vanno in Aula oppure lo fanno a singhiozzo. Entro 48 ore il partito comunicherà loro la condotta che dovranno tenere e da questo, evidentemente, si capirà se la crisi si sarà risolta o se sarà deflagrata definitivamente.

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