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Confindustria, Orsini: ora scelte coraggiose, riforme e taglio permanente cuneo

AttualitàConfindustria, Orsini: ora scelte coraggiose, riforme e taglio permanente cuneo

Da Confindustria sì al nucleare. Ue cambi marcia, Green Deal nel mirino
Roma, 18 set. (askanews) – “Scelte coraggiose” in Italia e “cambio di marcia” in Europa. Emanuele Orsini, alla sua prima assemblea da presidente di Confindustria, indica le priorità per le imprese. L’industria italiana è in difficoltà. Il segno negativo accompagna la produzione industriale da diciotto mesi e molte aziende stanno facendo fatica. Il “balzo in avanti della produttività italiana” deve essere considerato una “responsabilità collettiva”. In vista della stesura della manovra economica Orsini chiede al governo di rendere “il taglio del cuneo fiscale permanente”. Condivide la scelta dell’esecutivo di tenere la “barra dritta sui conti pubblici”, ma sollecita “riforme e investimenti”, altrimenti si rischia “lo stallo o, addirittura, un passo indietro”. Tra le priorità anche il ritorno al nucleare considerato “strategico”. Ad ascoltarlo, in prima fila, la premier Giorgia Meloni accolta dagli applausi della platea.
“Bisogna prevedere – spiega Orsini – serie politiche industriali e rilevanti incentivi agli investimenti, la risposta al post Pnrr”. Quello che occorre per accrescere la competitività è, poi, “una solida politica industriale europea” perchè “le sfide da affrontare sono ciclopiche”. Dura la critica del presidente di Confindustria al Green Deal, “impregnato di troppi errori che hanno messo e mettono a rischio l’industria”. In questo senso avverte: “stiamo regalando alla Cina la storia e il mercato europeo dell’auto elettrica” e “la filiera italiana dell’automotive è in grave difficoltà”. Il rapporto sulla competitività di Mario Draghi è accolto con favore dal numero uno di Confindustria. Ora, però, tocca al governo italiano e ai nostri europarlamentari assicurare “una presenza costante” a Bruxelles per “aiutare la Commissione a fare un bagno di realtà”. Sul fronte del costo del denaro bisogna fare di più perchè “resta elevato” e la prudenza è più del necessario.
L’attenzione al sociale trova largo spazio nella relazione di Orsini che rilancia l’idea di un piano straordinario di edilizia per i lavoratori neoassunti. Mano tesa, poi, ai sindacati: “abbiamo tanto da fare insieme, e noi siamo pronti ad avviare un confronto”. Il leader degli industriali lancia l’idea di un patto per la sicurezza nei cantieri: “noi e i sindacati dobbiamo fare in modo che questa catena di lutti per le famiglie e per le aziende si fermi. Dobbiamo istituire un tavolo permanente di monitoraggio e di verifica delle normative di sicurezza”. Infine, la richiesta di “un’azione comune” per contrastare “i troppi contratti siglati da soggetti d’inadeguata rappresentanza”.

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